Controcanto è una rassegna di musica antica che trova il suo naturale palcoscenico nel Cinema Teatro Politeama, luogo raccolto e acustico, adatto a ensemble che presentino drammaturgie musicali nate nella fusione di racconto, gestualità e sonorità.

Giovedì 25 gennaio 2024, ore 20.30

Su Cantu in sas Laras
(Il canto sulle labbra)
Poesie, canti d’amore, danze e preghiere della Sardegna

Voce e direzione artistica – Sergio Ladu
Voce – Laia Frigolé
Clavicembalo, voce – Paola Erdas
Chitarra, flauti, percussioni – Stefano Cirino
Con – Sergio Ladu

Un continente di bellezze struggenti: i suoi colori, le sue pietre, il suo mare, le sue nuvole, i suoi profumi, i suoi sapori, i suoi paesaggi mutevoli, il suo celebre vento. Un continente anche linguistico con molteplici varianti progenie di un’autentica lingua neo-latina (non un dialetto), una cultura e un patrimonio di ricchezza unici nel Mediterraneo.

Proprio grazie al suo idioma ed alle narrazioni dei suoi poeti si vuole creare una evocazione sincera ed intensa, attraverso la tradizione popolare e quella colta, attraverso l’antico ed il moderno con canti tradizionali e musiche arrangiate e composte per l’occasione. Una messa in scena che utilizza una forma di simbolismo e di sintesi a più sensi, che scandisce nella tensione sacra e profana e il “tactus” di un mondo misterioso, che non appartiene al passato, che vuole respirare oltre il mare, che sogna, che implora, che grida.

Il concerto-spettacolo è l’incontro di artisti che hanno la propensione alla ricerca, musicale, vocale e gestuale. Sergio Ladu si è diplomato in canto al Conservatorio di Sassari. Ha seguito corsi di vocalità, declamazione ed eloquenza musicale, da sempre appassionato di repertori antichi, ha studiato gestualità e danze storiche all’Accademia del Teatro alla Scala. Paola Erdas è cembalista, allieva di Diana Petech che la porta al diploma conseguito a Venezia e di Kenneth Gilbert alla Universität Mozarteum di Salisburgo. È attiva anche nel campo della ricerca musicologica. Stefano Cirino Oggianu, è chitarrista, musicologo, compositore.

Giovedì 7 marzo 2024, ore 20.30

Tempro la cetra

Liuto e voce – Marco Saccardin

“Tempro la cetra” vede come protagonista Marco Saccardin, baritono e liutista che fa rivivere l’ arte del cantare accompagnandosi. Attraverso madrigali, arie, toccate e canzoni dei più significativi autori del primo ‘600 italiano, questo programma offre uno sguardo generale sul repertorio vocale e strumentale di questo periodo, eseguito alla maniera di famosi interpreti quali Giulio Caccini, Francesco Rasi, Jacopo Peri e molti altri, i quali solevano accompagnarsi al chitarrone, o tiorba, strumento sviluppatosi in quegli anni per l’accompagnamento delle voci e la realizzazione del basso continuo, ma che grazie all’ingegno di autori quali Kapsberger, Piccini e Castaldi si arricchì di un importante repertorio solista.

Giovedì 16 maggio 2024, ore 20.30

#Accidenti

Compagnia – RimeSparse

Accidente (che accade) è un termine filosofico coniato da Aristotele che sta a indicare ciò che appartiene a un ente in modo non sostanziale. Si contrappone alla sostanza come parte del divenire, e non dell’essere, e come parte del divenire altera la normalità e appartiene all’insolito. Al passaggio di un accidente, nulla è più come prima, le carte in tavola sono cambiate. Accidenti sono le arti sceniche, che vivono nella scena e nel momento. La musica dei madrigali e le improvvisazioni teatrali dialogano per descrivere tutto ciò che nasce ed è destinato a un momento solo, ma proprio da quel momento è destinato a cambiare la realtà.

Musiche: il programma musicale ruota intorno alle composizioni di Orlando di Lasso e di altri autori, che furono tra i primi a sperimentare gli artifici cromatici facendo, quindi, ampio uso degli “accidenti” musicali.

La compagnia RimeSparse nasce nel 2019 con l’intento di avvicinare il pubblico ad un repertorio musicale complesso e poco conosciuto, quello del madrigale a quattro voci, intrecciandolo con altre forme d’arte. Il rimando al mondo della poesia contenuto nel nome RimeSparse, tratto dal celebre incipit petrarchesco, simboleggia il trait d’union ideale tra poesia, musica e teatro. Ad una lettura filologica strettamente musicale si affianca quindi un’interpretazione moderna che metta in risalto il teatro delle passioni umane, la grammatica antropologica delle emozioni universali, sublimate per mimesi dal linguaggio musicale raffinato del madrigale. La compagnia, formata da quattro cantanti (Marta Redaelli, Silvia Capobianco, Roberto Rilievi e Matteo Bellotto) e da tre attori, anche registi e sceneggiatori dei loro spettacoli (Elisa Vitiello, Massimiliano Serino e Filippo Capobianco) si è esibita nella formazione di ensemble musicale nel 2020 presso il Castello Visconteo di Pavia ed ha partecipato alla creazione e alla messa in scena di “Di(Stanze)” al festival Pavia Barocca 2021 promosso dal Centro di Musica Antica – Fondazione Ghislieri e al Festival delle Trasformazioni 2021 – Vigevano.